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Domanda n. 109: “Il senso che hanno i sogni” (e il dono di possedere il cordone d’argento)

martedì, 25 gennaio 2022

Domanda:
I sogni: tanto sembra celarsi dietro di essi, vorrei domandare: cosa succede alla nostra Anima quando dormiamo? Si stacca dal corpo? Se si, cosa percepiamo quando sogniamo? Incarnazioni passate o future della nostra Anima? Realtà parallele/alternative? Le guide per caso ci accompagnano nei sogni per mostrarci qualcosa?

Risposta:
Caro Simone, la nostra anima ha bisogno di evadere dal corpo, di respirare, di collegarsi alla Luce da cui tutto e tutti traiamo nutrimento. E lo fa di notte, quando sogniamo. Il cordone d'argento serve a questo, a far sì che l'anima possa volare via senza staccarsi dal corpo. L'anima di notte aspetta che il corpo dorma e poi si stacca. È solo un fatto karmico che ci tiene su un piano evolutivo inferiore, ma spiritualmente noi siamo sempre allacciati a Dio. Di notte l'anima si stacca, restando legata da un leggero filo d'argento, il cordone ombelicale spirituale, vaga nello spazio, intorno alla terra, andando a ritrovare tutto ciò che le piace rivedere o a parlare con altre anime. Va a ritrovare fatti o persone che sono apparenuti a vostre vite passate, il che spiega come mai a volte ci ritroviamo in posti che non abbiamo mai visto su questa terra e che invece ci dicono qualcosa, oppure ci risvegliamo pensando a qualcosa che riguarda incredibilmente la nostra vita attuale e magari risponde ad una qualche nostra perplesssità. Questi sono i sogni.


La prima spiegazione su questo fenomeno straordinario ce la dette Luigi tanti anni fa. Vale la pena di riportarla per intero:

“L’anima, che è dentro al corpo, ha la sua funzione ben precisa: evolversi in sofferenza. Quando voi riposate, dormite, sognate, la vostra anima si stacca e va a ritrovare la sua origine, va a Dio, va a trovarLo e dialoga con Lui, ma nel suo lungo viaggio astrale essa ritrova fatti, personaggi che sono appartenuti alle vostre vite passate o ai vostri giorni passati. Lì l’anima ne assorbe come una fotografia che rimane impressa nella memoria, tanto che voi al mattino dite di avere sognato. Ora ritorno a dire che l’anima che si stacca mentre il corpo riposa per prendere forma e forza terrestre, l’anima va a Dio per dialogare con Lui.

È concesso ogniqualvolta l’anima lo desideri, e questo avviene sempre, di dialogare con Dio. Perché? Perché il vostro spirito o anima, non è altro che la stessa sostanza della Vibrazione divina. Perciò non deve battere a troppe porte per poter arrivare a Lui, spiritualmente voi siete sempre allacciati a Dio. Ogniqualvolta che voi vivete, pensate, pregate, desiderate, voi siete già con Lui.

Eppure voi dite: “Come è possibile se noi siamo ancora umani, se siamo ancora ad uno stadio non adeguato a questa conoscenza che il Maestro ci ha dato?” Ma è la conoscenza interiore del vostro essere, del vostro io divino, che permette alla vostra mente di capire, comprendere; perché se la vostra mente fosse meno attaccata alle cose terrene, ai dialoghi terreni e più attaccata ai dialoghi divini, non importerebbe leggere i libri, perché la vostra intuizione vi farebbe vedere in modo chiaro tutte le cose.

Perché tutto questo? Ma perché voi siete divinizzati, la sapienza è già in voi, la forza, la divinità sono già in voi e non le avete comprese! Voi preferite andare in luoghi lussuosi, andare a parlare o al cinema o a fare chiacchiere, e vi perdete nella miseria umana, terrestre. Ma invece, la vostra mente ed il vostro spirito hanno origine divina, perciò basta che voi lo vogliate e tutto il resto avviene da sé.

Come vedete, spiegare l’esistenza dell’anima che si stacca è possibile, ma il corpo non avrebbe nessuna forza se non fosse guidato dall’anima. Infatti è già stato detto che una volta che l’anima si stacca dal vostro corpo, questo muore: non è che un guscio vuoto, non ha altro che tutte queste piccole vene, ossa, che non sono altro che una piccola cosa di fronte al vostro io interiore divino.”

(Luigi 21.10.87)



Neri ci spiega:

“Quando il corpo riposa, l'anima si stacca dal nostro corpo e vaga. Va a trovare i luoghi dove ha vissuto in vite anche precedenti, va a ritrovare i suoi cari che ha avuto in vite immediatamente precedenti, poi si sveglia e dice “ho sognato”. Lui non ha sognato, lui ha vissuto! L'anima aspetta che il corpo dorma, si stacca. Legata da un leggero filo d'argento, il famoso cordone ombelicale, vaga nello spazio, intorno alla terra, andando a ritrovare tutte quelle cose che le piace rivedere, od a parlare.... Mentre il corpo riposa, il corpo sta bene sulla terra perché fa parte della terra, l'anima si stacca e va. E questi sono i sogni.”

(Neri approf. 14.6.89, pag.15)



E il Maestro chiarisce:
“Ecco che l’essere umano, quando si addormenta, evade, tramite il canale del vostro ombelico, il canale del vostro cordone d’argento, egli passa tramite di questo per raggiungere le mete infinite dell’universo. Si serve delle stesse sostanze che la creazione gli ha dato....e nel vostro sonno lo spirito evade e trova la sua liberazione nell’infinito.”

(Il Maestro 8.5.91)

Ancora il Maestro, con parole tenere ed estatiche spiega:

“Quello che tutti voi chiamate cordone ombelicale è il cordone d'argento, per fare viaggi astrali. Cos’è questo? Ma è l’atto d’amore per cui questo cordone invisibile sale in Alto e si unisce a Dio nella Sua Luce! È tramite questo che Lui vi guida e vi ama. È la Vibrazione che scende nella vostra ghiandola pineale ed entra nel vostro essere! Con questa unione che ha voluto donare a voi, è come se vi tenesse per mano, per non perdervi. E quando voi trapasserete, Io dico a voi fratelli Miei che andrete nel luogo del riposo che è in seno alla Luce divina: appartati a Lui, sarete vivi! Mie creature, la Luce soffusa che Io vi porto è dentro di voi, lo l’ho custodita nel vostro cuore insieme alla Mia nota, che ho rubato per voi! Non siamo tanti, siamo Uno solo, uniti, distaccati da apparente freddezza, distaccati da apparente ignoranza, distaccati da apparente evoluzione, ma tutti avvolti dallo stesso manto di Luce.”

(Il Maestro 18.11.92)


Su questi temi sono tornati sia Neri che Luigi:

“Ognuno di noi ha pensato di essere legato ombelico a ombelico e sale con questo cordone d’argento, no, siamo noi che si passa tramite il canale del cordone d’argento, perché? Perché lo spirito, che è la Scintilla divina, non può essere a contatto del corpo, deve passare per forza tramite il canale affinché non si perda e affinché non si possa distruggere!

Pensate, quante rivelazioni! Noi sappiamo e ci hanno sempre insegnato che la nostra anima sale, attaccata e rimane attaccata, ma nessuno ci aveva detto che passava tramite il cordone d’argento, ma solo all’esterno! E pensandoci bene, è giusto che sia così! Se il cordone d’argento è attaccato allo spirito, al nostro corpo, lo spirito deve rimanere in seno al corpo, ed allora per allontanarsi e rimanere in seno al nostro corpo deve passare tramite il cordone d’argento. Guardate, tutto questo è meraviglioso! Questa componente che non si stacca, questo sdoppiamento che ognuno di noi riceve... questa cosa stordisce!... E qui lo dice, vedi, durante la notte rivede la vita. Si accinge ogni sera, e durante la notte rivede la vita, la luce, il fuoco, il sole: il nostro spirito. Pensate, la notte, quando si dorme, lo spirito è sempre a contatto con Dio.”

(Neri approf. 15.5.91 su 8.5.91)



”Non è vero che l'essere umano ha un solo cordone ombelicale. Ne ha due, uno che è di madre natura terrena, l'altro che è di madre natura Luce spirituale. Se ognuno di voi ha un cordone del proprio corpo per non perdersi, lo deve avere, un cordone, anche per la Luce che lo ha generato, per non perdersi. Uno appartiene all’anima, che è del tuo corpo, l’altro appartiene a Dio perché è Suo, con te. Questo contatto non lo potresti mai avere se non avessi questa congiunzione con l’Essere divino della Luce. Come potresti fare a captare, a sentire, tutte le bellezze della natura spirituale? Come potresti fare a sentire ed a vedere fenomeni che ogni tanto vedi e senti? Come potreste fare a sentire, ognuno di voi, la presenza del Creatore se non ci fosse questo contatto che vi unisce? Questo cordone non si stacca mai! Tu stacchi quello dal corpo, ma l’altro non lo staccherai mai; è impossibile staccarlo, come lo stacchi ti perdi.”

(Luigi 5.9.90)
Campana
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