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Domanda n.112. “Tornare bambini” (e il segreto del sorriso)

venerdì, 29 aprile 2022

Domanda:
“Cara Maria, ho letto il libro “La parola del Cuore” e poi ho anche ascoltato l'audiolibro sugli stessi temi, e in effetti ho capito che il percorso del'evoluzione non è poi così impossible come pensavo. Con la volontà e la costanza si possono seguire i suggerimenti dei Maestri con una certa sicurezza, e col tempo, a piccoli passi, si può davvero migliorare se stessi ed essere di esempio per gli altri. Ma se tu dovessi darmi un piccolo consiglio su quale possa essere un obiettivo finale di questo sentiero senza usare grandi parole come Amore assoluto o Grande Luce o Coscienza Divina, che mettono un po' in difficoltà, cosa mi diresti?”

Risposta:
“Caro D., ti direi di tornare bambino. Tu sei stato bambino e ti ricordi sicuramente di come eri quando avevi pochi anni. Questo è un obiettivo facile che puoi ben imprimere nella tua mente e tenere come obiettivo finale.

Il bambino rappresenta la purezza e con essa la Nuova Era, ma contiene anche una metafora trasparente: essere vecchio significa avere vecchie abitudini, perdere queste abitudini “vecchie” vuole dire tornare bambino, innocente come un bambino, senza pregiudizi, né schemi precostituiti.

Tempo fa, parlando della scultura Kiria, ho detto: “La posizione del fiore di loto di Kiria è nel punto dove si trova la fontanella dei bambini, in linea con la colonna vertebrale. La loro fontanella è aperta ed essi hanno un collegamento astrale fino verso i tre-quattro anni: essi vedono, percepiscono, vivono in uno stato di ingenuità, di purezza di pensiero, in un mondo loro; hanno una fantasia che è genuina, inventano storie e situazioni ma senza malizia. Nel crescere si sviluppa la loro intelligenza e iniziano a rilevare invece ciò che li circonda. Perciò dobbiamo ritornare bambini, nel senso dell’ingenuità, della spontaneità, senza preoccuparsi di tante cose, senza avere troppe distrazioni, perché il nostro occhio nota subito molte cose che però non vede a causa della distrazione.” (7.1.2004).

E un piccolo gesto, ma molto importante, può aiutarti in questa riflessione, il sorriso: sorridi ai tuoi compagni di strada, sorridi ai poveri e ai malati, sorridi a chi ha bisogno, impara che il sorriso mette in buona disposizione d'animo chiunque.

Su questi due temi, il tornare bambini e il sorridere, ti segnalo due brani tratti da rivelazioni di Luigi e del Maestro e un approfondimento di Neri:



“L’ingenuità di un bambino è la più bella, ma poi cresce in noi, man mano che gli anni passano, anche la nostra superbia ed è questo un grave sbaglio. Lascia pure che il tuo corpo invecchi, lascia pure che le rughe ed i capelli bianchi si facciano sempre più numerosi, ma nel tuo sorriso e nel tuo sguardo, devi essere un bambino. Non puoi guardare un tuo simile dall’alto in basso, ma gli devi far capire che sei come lui ed allora essi vengono felici intorno a te, perché sanno di trovare una voce, una parola buona, sentono di trovare l’ingenuità che ognuno di voi ha nel proprio cuore. È questo il segreto di ogni Maestro, e mai ricusare nessuno, questo ricordalo sempre. Sorridi sempre a chi ti è vicino, sorridi a chi bussa alla tua porta, dividi il tuo cibo, dividi la tua parola, dividi la tua sapienza, dividi la tua lacrima se necessario, ma la lacrima deve essere di gioia! Allora potrai dire: “Signore io sono nelle Tue mani, guidami e possiedimi.”

(Luigi 15.2.84)



“Se voi camminate sulla terra, camminate da grandi, parlate da grandi, offrite da grandi, ma rimanete bambini, perché a Dio piace così.

E se dovete urlare coi vostri simili, non urlate da grandi, parlate da bambini, perché Dio vuole così.

E se ognuno di voi dovrà urlare coi propri figli, urlate con la tenerezza di un Angelo bambino, perché a Dio piace così.

Chi urla si perde nel proprio grido. Chi parla trova la parola. Chi mormora raccoglie i frutti della propria parola. Chi pensa o medita, ha raccolto la gioia del proprio spirito.

Ecco, e se a voi un giorno piacerà ascoltare e meditare, meditate come un bambino, perché Dio vi vuole così.

Ecco, comportatevi da bambini, poiché Io che vi parlo, Io sono un bambino perché ho lo spirito del bambino, e la Mia voce è tenue come quella di un bambino. Ma Io sarò sempre, come fui allora, nel vostro spirito: qui entrerò da bambino.”

(Il Maestro 24.4.91 )


“L'Entità Pensiero dice: “da dove Io vengo non c’è il sorriso, perché? Perché non c’è la forma. Voi avete bisogno del sorriso perché siete attaccati alla forma, ma da dove Io vengo ci sono solo Luce e Pensiero. Qui c’è la Presenza di Dio!”

Pensate! Poi spiega: “Voi non potete fare tante cose perché il vostro pensiero è piccolo, piccolo, perché il vostro pensiero ancora non si è formato, e questo sta a voi. Fermatevi! pregate! Ma quando pregate pensate alla Luce, perché se pregate così... il vostro pensiero si fa più piccolo. Se voi meditate, pensate alla Luce, perché il vostro pensiero non può svilupparsi ma rimane più piccolo.” Perché?, perchè noi divaghiamo e non ci concentriamo sulla meditazione che stiamo facendo. Perciò il pensiero bisogna fermarlo!

Come dice anche una delle nostre meditazioni: “Lasciate il vostro corpo, siate tutti attenti alla vostra mente…’ perché la mente poi, lasciando il corpo, le gambe, le braccia e tutto, vola in Alto e si sente di fronte a Dio...e il pensiero e la vostra mente inspira e si ingrandisce… perché è alla presenza di Dio, è alla presenza di una mente che si è fermata,…poi espira e lancia raggi di Luce.” Nella sua espressione aspira Dio e la mente lancia raggi di Luce. È questa la sua espressione! e allora solo questo conta. E si ingrandisce e si ingrandisce… perché? perché l’energia che prende l’ha assorbita dentro di sé.

Poi ripete: ‘Da dove Io vengo non esiste il sorriso. Perché? Non esiste la forma.” Oh, quanto si sta attenti noi! Quello non mi ha sorriso, quello mi è sembrato che oggi… perché noi siamo attenti alla forma, perché non siamo nella perfetta superiorità di noi stessi. La nostra immaginazione è piccola, stiamo attenti alla forma perché la nostra mente è piccola!

Ma noi Entità -dice- non abbiamo bisogno di questo, perché noi siamo perfetto Amore, e chi è perfetto Amore non ha bisogno di sorriso. È già tutto un sorriso, è già tutto un’espressione di Luce e di Amore. Non ho bisogno del sorriso, non ho bisogno di vedere chi è il primo e chi è l’ultimo, perché io sono un’espressione viva, un’espressione pura, dove il mio cuore sa solo dare Amore!

E allora la forma sparisce e l’Entità interiore si annulla e la forza pensiero non è altro che la grandezza del nostro spirito: si espande e si ingrandisce in tutto quanto l’universo.

Non devo cercare la forma, io devo cercare il vostro cuore, devo cercare la vostra parola, devo cercare il vostro amore, il resto non conta. Perché io ho raggiunto quella parte di me che non ha fine, ho raggiunto quella parte di me che diventa superiore al mio stesso essere.”

(Neri, approf. 17.4.93 su Entità Pensiero 14.4.93)
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