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domenica, 30 ottobre 2022
Federico Faggin il rivoluzionario
Nella domanda n.85 abbiamo parlato di un genio italiano, il prof. Federico Faggin, che oggi vive e lavora in California, e che da molti anni si sta dedicando esclusivamente allo studio della coscienza e della sua natura.

Di fronte a chi sostiene che l'intelligenza artificiale ci surclasserà, lui sta dimostrando che il più moderno computer non ha alcuna consapevolezza, esattamente come il primo computer di sessant'anni fa, e che mai una macchina potrà avere una “coscienza”, quell'insieme di “qualità” che sono in primo luogo l'ispirazione, e poi i sentimenti e le sensazioni: queste qualità le possediamo solo noi umani e nessuna teoria scientifica può spiegarle, se non ammettendo l'esistenza di qualcosa di superiore alla materia, una cosa che si chiama Spirito. La “coscienza,” conclude Faggin, viene prima della materia ed è la qualità fondamentale del cosmo.


Prima il geologo Gregg Braden negli anni '70, poi il fisico Vittorio Marchi negli anni '90 e ora Federico Faggin. E con loro tanti altri. La staffetta degli scienziati continua: in epoche diverse, a livelli diversi di conoscenza, anche scientifica, ma tutti sullo stesso percorso, scoprire lo spirito in noi e fuori di noi.
Anche Faggin, come altri, aveva tutto: affetti, famiglia, una vita privata più che soddisfacente, e un'attività professionale piena di successi. Eppure... eppure sentiva che qualcosa mancava! Alla ricerca di questo qualcosa, anche Federico Faggin il più grande ricercatore italiano vivente (nato nel 1941), fisico e filosofo, ha capito che quello che gli mancava era la consapevolezza della coscienza in sé, ed ha trovato dentro di sé la Luce. Ma lui, a differenza degli altri, lo ha fatto nell'epoca della fisica quantistica ormai affermata (il premio Nobel del 2022 è andato proprio a tre fisici dei “quanti”, Aspect, Clauser e Zeilinger) e grazie ad essa ha potuto divulgare con maggiore credibilità i suoi studi scientifici sulla natura della coscienza.

Faggin. padre del primo microprocessore (senza il quale non avremmo cellulari e computers), inventore della tecnologia touch prima di Steve Jobs, ora diffonde la sua rivoluzionaria conclusione: che nell'essere umano c'è qualcosa di irriducibile, qualcosa per cui nessuna macchina potrà mai sostituirci. E "Irriducibile" è il titolo del suo nuovo libro presentato a settembre al Festival della Letteratura di Mantova.

Chi sostiene che prima o poi l'intelligenza artificiale arriverà ad essere esattamente come l'uomo, non tiene conto del fatto che una macchina dentro ha il buio, mentre noi abbiamo la coscienza, cioè la luce (la scintilla divina). Una macchina non avrà mai questa luce. Lo spiega Faggin nelle sue interviste, ('ultima, di pochi giorni fa, a "Quante Storie" (Raitre):
https://www.raiplay.it/video/2022/10/Quante-storie-6a2bfcaa-6c3c-4ead-a0ec 717e0638c9c9.html).

Faggin pronuncia parole che sono musica per le nostre orecchie: "Siamo esseri spirituali, temporaneamente imprigionati in un corpo fisico simile a una macchina. Ma siamo molto più di una macchina. Siamo coscienza, entità infinite. Irriducibili". Una macchina non potrà mai avere una coscienza.
E aggiunge: “una cosa è l'informazione, altra cosa è il significato dell'informazione”; il computer sa cos'è una rosa, ma non riuscirà mai a dare a quella rosa i mille significati che noi umani siamo in grado di dare grazie alla nostra coscienza. Per un computer l'informazione non ha significato, è solo informazione, mentre la coscienza dà mille significati all'informazione.

La fisica quantistica lo sta confermando: l'informazione nella fisica classica si può copiare, è riproducibile, mentre l'informazione nella fisica quantistica non è copiabile. Lo stesso avviene per l'essere umano: le mie sensazioni sono solo mie e non sono copiabili. Ecco la coscienza, che è la capacità di avere esperienze che non sono riproducibili. I segnali elettrici di una macchina sono informazioni riproducibili, e quando le riproduco avrò qualcosa di identico all'originale, mentre quello che prova l'essere umano lo può provare solo lui e non sarà mai identico a quello che sente un altro essere umano. Esattamente come l'informazione quantistica che non è copiabile e non è mai uguale a un'altra.

Il computer non sa di esistere, è solo un meccanismo che non ha nulla di autocosciente. E non ha il libero arbitrio, fa solo ciò che il programma gli fa fare. In una parola il computer non crea! Noi siamo coscienti di essere coscienti e possiamo indirizzare la nostra esperienza con il libero arbitrio e creare. Anche il computer di ultima generazione, quello quantistico, non crea, non fa nulla di diverso da quello della fisica classica, solo lo fa solo molto più velocemente: moltiplica e velocizza le operazioni miliardi di volte, ma nulla più.

Dunque, l'intelligenza artificiale, che è fatta solo di algoritmi, combina solo i dati che ha, ma non crea. La nostra intelligenza invece è creativa, noi non siamo algoritmi, noi prendiamo decisioni in base al nostro libero arbitrio.

Alcuni neuro-scienziati sostengono che sia il cervello a creare i pensieri, per loro la coscienza sarebbe solo un fenomeno del cervello. Ma non è così, noi abbiamo la capacità di capire che cos'è la coscienza non certo guardando dentro il cervello, ma guardando dentro di noi, nella nostra interiorità! C'è un esempio che rende bene l'idea del rapporto tra cervello e coscienza, è il rapporto tra uno strumento e la musica che ne scaturisce. La musica nasce dallo strumento, ma senza la musica lo strumento sarebbe solo un oggetto inutile.

E di nuovo la fisica quantistica lo conferma, perchè non è una fisica algoritmica (come quella classica), ma è probabilistica, e questo, dice Faggin, è l'unico modo per spiegare l'entanglement quantistico.
Ecco perchè ora, grazie a queste scoperte, dice ancora Faggin, la scienza e la spiritualità, che hanno viaggiato finora su binari diversi, possono finalmente confluire e unirsi: la consapevolezza della nostra interiorità è il passo avanti che le unisce. L'interiorità, che la spiritualità dice essere la realtà più importante, è quello che ci rivela anche la fisica quantistica: questa fisica descrive l'interiorità dell'universo, la coscienza cosmica. E così come la fisica classica, deterministica, è finita, quella quantistica, probabilistica, è infinita. La differenza tra la macchina e l'uomo è la stessa differenza che c'è tra il finito e l'infinito.


Sul sito "Federico Faggin Foundation" si trovano la sua interessante biografia, le sue geniali scoperte ed ora anche i suoi rivoluzionari studi sulla consapevolezza della coscienza.

Molti biologi, chimici, fisici e neuroscienziati ammettono ormai apertamente che esiste qualcosa oltre la materia. E questo qualcosa è quella che si chiama Coscienza. Siamo tutti interconnessi (entanglement) in questa Coscienza cosmica, universale.

Ora basta fare ancora un passo e chiamare questa Coscienza con il suo vero nome: Divina.

La Coscienza Cosmica, che è Divina, dice Faggin, è “primaria”, cioè precede la materia e permea tutto l'universo (pensare che già Parmenide lo diceva duemilacinquecento anni fa!)


Le rivelazioni delle nostre Guide ci dicono che tutto intorno a noi e nell'universo è energia cosmica, tutto è Spirito Santo, tutto è Coscienza Divina. Anche quella che gli scienziati chiamano “materia oscura” e di cui non sanno nulla, anche quella è energia divina. E questa energia che ci viene inviata continuamente è sempre in movimento. Dunque, anche la creazione è continua. L’energia è viva e pulsante e forma trilioni di colori diversi… lo spettacolo di cui ci parlano le Guide è di una tale meraviglia che per noi umani è impossibile da immaginare.

la scienza senza Spirito non è vera conoscenza, e prima o poi anche gli scienziati (forse sarà proprio Federico Faggin) scopriranno che noi comunicheremo con le nostre Guide e con i nostri cari attraverso i computers, come ci ha rivelato Luigi anni fa (Luigi 16.12.92). I tempi sono maturi: è il Disegno Divino che si realizza! Si sta preparando la nuova venuta del Cristo, dato che l'umanità sta per risvegliarsi. Il messaggio di Gesù di duemila anni fa non era stato ben recepito perché l'umanità di allora non era pronta. Oggi il dio denaro (il vitello d'oro dei nostri tempi) regna ancora ovunque, ma l'essere umano ha fatto passi avanti importanti e il ritorno del Cristo questa volta avverrà in un ambiente più preparato.

Cosa scoprirà presto la scienza?, che il corpo non è altro che una forma dello Spirito. Per ora la scienza è ancora materialistica: riesce, è vero, da un piccolo osso di dieci milioni di anni fa a ricostruire lo scheletro dell'animale che era, a riscoprirne le misure, il colore, e perfino di cosa si cibava, ma si ferma lì, non va oltre. Ebbene, il Maestro ci ha rivelato che presto la scienza scoprirà che c'è la Luce nella cellula, scoprirà che c'è anche lo Spirito dell'uomo in quel piccolo osso, e potrà addirittura ritrovare tutte le sue vite e le sue reincarnazioni nella luce di quel piccolo osso.
E finalmente capirà che c'è una legge fisica che non ha fine, una legge unica per l'intero universo e questa legge è la Presenza Divina (Il Maestro 27.10.93)

Quando uno sarà più avanti con l'evoluzione potrà comunicare con le proprie Guide, quelle più vicine alla sua evoluzione. E tutto avverrà da se! Lo spiega Luigi nella rivelazione sui computers e sul “come” noi esseri terreni comunicheremo con le guide e con le Entità Astrali (Luigi 16.12.92).

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