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Domanda n.130 :”Una Guida è per sempre” (non siamo mai lasciati soli)

sabato, 13 maggio 2023

Domanda:
Cara Maria, mi interessa molto l'argomento delle nostre Guide (o dovrei dire angeli custodi?). Nella risposta alla domanda n.60 hai detto che dopo il trapasso la nostra anima lascia il corpo e va nel luogo del riposo, dove, aiutata dalla sua Guida, rivede tutte le sue vite, compresa l'ultima, vede i difetti che ancora non ha superato e sceglie di tornare sulla terra e proseguire nell'evoluzione. Mi puoi dire di più sulle nostre Guide? Quando si affiancano a noi? E quante sono?

Risposta:
        Noi tutti abbiamo una Guida spirituale, una Guida astrale e una o più Guide terrene.
La Guida spirituale  è sempre la stessa e non ci lascia mai, sia qui sulla terra, che nel luogo del riposo che nel piano astrale. Ognuno di noi l'ha scelta facendo un patto con lei: si tratta di uno spirito più evoluto che accetta di farci da guida e che anche lui completa con questo impegno il suo percorso evolutivo. Puoi anche chiamarlo angelo custode: angelo perchè è un Essere di Luce, custode perchè ci protegge di continuo.
Nella risposta alla domanda n.110 avevo detto che, dopo l'atto di superbia, siamo stati respinti da Dio, e la scintilla favillare che ci teneva uniti si è scissa e divisa in mille e mille parti. Ogni anima ha avuto bisogno di una guida, che la spingesse a reagire per cominciare a fare la sua evoluzione: la guida le parlava in continuazione fino a che l’anima non ha incominciato a prendere coscienza. Piano piano, dopo molte vite, l ’anima ha cominciato a capire e ad avere consapevolezza di essere una piccola luce. In questo percorso di lenta crescita le anime si sono interscambiate fra di loro facendo da guida l’una all’altra. Dopo altre reincarnazioni, l'anima ha cominciato come ad accendersi, cioè a fare luce nel proprio corpo e a dire: “io sono”. E con questa consapevolezza ha cominciato a svilupparsi anche l’intelligenza e l’essere umano ha iniziato a capire che la sua anima aveva un corpo e che quel corpo le serviva per realizzare il proprio karma sulla terra. Come vedi, un processo faticoso che è durato millenni del nostro tempo. 
Quando un'anima trapassa, viene portata nel luogo del riposo (che si trova su un mondo pari alla sua evoluzione) dalle sue Guide terrene, quelle che l’hanno assistita sulla terra. Lì inizia la sua riflessione sulle vite passate e sulla strada fatta, medita sui suoi errori senza essere disturbato da alcuno (solo le sue Guide terrene lo vanno a trovare per fargli coraggio).
Nel luogo del riposo non si ha più il libero arbitrio come lo conosciamo sulla terra, nel senso che là si può scegliere solo il bene: si può solo decidere se fare una lenta evoluzione nell'astrale come guida di qualcuno oppure farne una più veloce reincarnandosi (v. la risposta alla domanda n. 55 “Dal luogo del riposo all'astrale” e leggi la rivelazione di Luigi 26.2.86).

  Dopo una lunga meditazione nel luogo del riposo (vi è un luogo per ogni livello evolutivo) l'anima, divenuta cosciente degli errori fatti, chiede al Signore di fare vita astrale. “Cos’è la vita astrale? Si sceglie un essere umano della terra che è allo stesso pari suo come evoluzione, allo stesso pari suo come piano astrale ed è in simpatia con lui e decide di stargli accanto e fargli da Guida; gli sta accanto e lo protegge: diventa il suo Angelo custode, diventa la sua Guida.” (Luigi 25.6.86) 
Nell'astrale l'anima viene ripulita dalle scorie terrene, perchè quel luogo è sacro e occorre essere purificati per starci. Una volta purificata, l'anima così liberata dai pesi terreni vedrà le cose in un altro modo, come distaccate, e andrà nel profondo degli insegnamenti divini, farà vita astrale aiutato in questo da “spiriti maggiori che la guidano, la guardano, la controllano, perchè nell'astrale non è permesso sbagliare” (Neri approf. 7.12.94 pag.10). La Guida astrale che protegge quell'anima può anche invitarla nei piani superiori per visitarli e comprendere cose che ancora non aveva compreso. 
Anche la Guida astrale resta sempre la stessa, ci assiste e ci protegge finchè facciamo vita astrale, dove noi impariamo di nuovo tutto prima di tornare sulla terra (facciamo scuola anche là, una scuola un pò diversa da quella sulla terra). “E la vostra Guida vi accarezza, vi consola e vi dice: “Figlio mio, accetta il karma della tua vita, accetta questa tua sofferenza, perché solamente da questa tua sofferenza, ti puoi innalzare e fare evoluzione, purificare te stesso e la tua anima.” (Luigi 25.6.86)  Il compito di questa Guida astrale finisce solo quando l’anima ha capito gli sbagli fatti e decide il suo prossimo karma per poi reincarnarsi. 
Una volta tornati sulla terra, la Guida astrale fa di tutto per entrare in contatto con la nostra mente e ci suggerisce le scelte da fare. Ecco la famosa dualità, ecco il libero arbitrio: da una parte il male, che viene dai nostri sensi, quelli che ci spingono a fare una vita terrena comoda, ad accumulare denaro od a raggiungere scopi materiali; e dall'altra la Guida che ci sta accanto e che sussurra al nostro cuore tutto il contrario di quello che l'istinto in quel momento ci spingerebbe a fare. Questo è il karma! Questo è ciò che si prova in ogni attimo della vita. Ecco la sofferenza, di qualsiasi natura sia: non sono altro che le prove  scelte prima di scendere sulla terra. 

Lo spirito soffre, perchè si deve adattare a questo ciclo, accetta il limite del corpo che via via viene riformato per farci fare evoluzione. D'altro canto, l'essere umano continua a sbagliare, e si autodistrugge perchè segue la materialità; e va avanti, ma senza sapere dove. I maestri vengono per questo, per risvegliargli la coscienza e indicargli la strada. 
        Così, di vita in vita, la conoscenza che è dentro di noi viene risvegliata, grazie ai suggerimenti continui delle guide e dei maestri. E in ogni vita successiva scopriamo in noi una conoscenza sempre maggiore (pur nell'oblio, perchè in ciascuna vita non ricordiamo le precedenti).
“L’anima che non è evoluta esce dal luogo del riposo e vaga cercando un qualcosa per poter comunicare, in modo da fare vita astrale. L’anima invece più evoluta non cerca la vita astrale, ma cerca il modo di tornare sulla terra, e di tornare con quell’amore che è necessario, senza capricci terreni....e chiama a sé le energie necessarie per formare un corpo”  (Il Maestro 16.11.94) 

In questo processo ha un'importanza fondamentale il percorso delle anime gemelle. Come sai, un'anima gemella non è completa, deve aspettare chi la completi, solo allora le due anime si fondono. Anche Neri si reincarnerà finchè non saranno arrivate a fondersi con lui le sue anime gemelle. 
A poco a poco l’uomo diventa sempre più evoluto. Le anime gemelle a lui più vicine si uniscono, cosicchè l’anima si ingrandisce e diventa sempre più intelligente (intesa come “intelligenza visiva”: v. la domanda precedente). “Dopo processi e vite passate, molte anime si sono riunite, come ognuno di voi, nella propria anima; Io vi posso dire che non siete più quell’anima piccola, isolata, scissa, dell’inizio della creazione, ma ognuno di voi si è già rincontrato, reimmedesimato con molte anime gemelle. “ (Il Maestro 20.5.89)
Le anime gemelle sono anime unite fin dall'inizio da un forte legame spirituale, che è quello che poi le fa incontrare nella vita terrena e le fa riconoscere, magari solo istintivamente (v. domanda n.63). All'origine, quando c'è stata la grande scissione, dovuta alla superbia umana, le anime gemelle, una volta distaccate da Dio, sono esplose e si sono separate, andando ognuna per la sua strada, una strada che sarà fatta di materia e di sofferenza, per potere poi iniziare l'evoluzione. E quando, tramite il ciclo delle vite, le anime arrivano tutte e due allo stesso livello di evoluzione, “fanno in modo di incontrarsi volutamente per attrazione spirituale” (Luigi 8.3.89), si fondono e fanno vita insieme. E' la Luce Divina che le fonde e le unisce in una nuova esistenza: come in una consacrazione. Quando si reincarneranno, scenderanno con più consapevolezza, perché sono un’anima più grande, non saranno più due anime e due corpi, ma un'anima sola in un corpo più evoluto. “Dentro di noi c'è Dio che aspetta” (il Maestro 20.3.91), aspetta che l'anima senta la Sua vibrazione e ritrovi l'anima gemella. 
La crescita evolutiva è questa: via via che l'anima cammina, viene riunita ad altre. Il ciclo delle vite è tutta una ricerca delle anime gemelle. E siamo tutti anime gemelle, perchè tutti veniamo dalla Luce e tutti torneremo ad essa: “Tutto era gemello e tutto è stato diviso” (Luigi 4.3.87). Ognuno di noi si è già rincontrato, reimmedesimato con altre anime gemelle. E dunque, non è che le anime gemelle siano solo due; sono tre, quattro e anche molte di più. E “oggi, che è passato tanto del vostro tempo, vi rincontrate ancora, vi trovate così, felicemente accanto alle vostre anime, o spose, o fratelli e vi domandate il perché di tanta simpatia” (Il Maestro 20.5.89) 
          Cosa fa dunque l'anima quando è trapassata? Pur avendo raggiunto un certo grado evolutivo, non può andare in piani superiori anche se essa ne avrebbe il diritto. Cosa la trattiene allora in piani sottostanti? La trattiene l’arrivo delle anime gemelle che sono rimaste ferme e non sanno che tutto si ferma nella loro scia luminosa. Il Maestro infatti ci ha rivelato che “ogni anima ha una scia luminosa tutta sua e deve percorrerla in questa grande, meravigliosa strada dell’amore insieme alle proprie anime gemelle; e se molte rimangono indietro, lei ha il dovere ed il diritto di stare ad aspettarle.” (Il Maestro 5.6.91) 

Tutto questo cammino parte dalla nostra scintilla favillare: è la scintilla divina che è dentro di noi che agisce, che illumina la coscienza, la rende viva e sempre presente (v. la risposta alla domanda n.88). Ci sentiamo finalmente partecipi dell'universo, e dobbiamo vivere questa partecipazione come una piccola estasi, distaccandoci sempre di più dalle vicende terrene (cioè vivendole, sì, ma con sempre maggior distacco). Questo è il compito dell'evoluzione. E per questo Gesù ci ha detto: “sarà dato a chi ha, sarà tolto a chi crede di avere anche quel poco che ha”: perché questa nuova energia che ci viene donata non si perda nella materia. Per percepire questa energia della nuova era che ci sta arrivando occorre sviluppare (nella meditazione ma anche nella vita di tutti i giorni) la sensibilità, e questo lo si fa con l'evoluzione, con una sempre maggiore presa di coscienza della conoscenza. 


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