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Gli ascolti di giugno 2025

lunedì, 30 giugno 2025

Domanda:
Quali sono stati gli argomenti oggetto dei riascolti di Neri e dei suoi Maestri nel mese di giugno 2025 e perchè i riascolti sono così importanti?

Risposta:

I riascolti, come le riletture, degli insegnamenti sono molto importanti, non solo perchè si percepiscono significati prima non compresi, ma anche perchè in quel momento il Maestro o Neri o chi stiamo ascoltando o leggendo torna da noi e ci suggerisce i chiarimenti necessari. Il loro insegnamento è continuo, e continuerà via via finchè non si comprende bene l'intero testo. E quando lo si sarà compreso? Quando metteremo in pratica quell'insegnamento, cioè quando saremo di esempio agli altri.


Nell'ultimo sabato del mese di maggio il Maestro ci aveva fatto una rivelazione sorprendente (in data 10.3.93): l'invito a non chiamare Maestro “uno, così, tanto per fare....poichè la parola Mestro è una parola sacra! Chiamare Maestro qualcuno è un patto segreto dell’antico tempo... e poi i discepoli saranno i custodi del Centro. Perciò attenti a chiamare Maestro chi ancora non avete in considerazione. Dal momento che voi lo fate, un qualcosa scatta ed il patto è costituito... naturalmente se il Maestro vi accetta come suoi discepoli!” (Il Maestro 10.3.93, pag. 1963).

E il discepolo risponderà: “Io sono qui, a tua disposizione di te, Maestro. Tutto ciò che mi dirai o farai, io ti obbedirò senza offendermi, perché altrimenti non sono pronto per chiamarti Maestro, perché col chiamarti Maestro, io dono la mia vita alla tua volontà. Perciò tutto ciò che tu mi dirai, io lo accetterò!”(ivi, pag. 1964).

E quest'ultimo argomento sarà proprio oggetto della prossima lettura, incentrata su questi due concetti fondamentali per la vita di un Centro come il nostro: il discepolo e il custode.


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Infatti, sabato 7.6.25 nell'approfondimento del 20.3.93 su riv. 10.3.93 (n. 145.6 del fascicolo n.10), Neri ha spiegato chiaramente i due concetti: chi sono i DISCEPOLI e come si devono comportare, e chi sono i CUSTODI e le qualità che devono avere.

IL DISCEPOLATO: sono tutte quelle persone, quegli esseri umani che vogliono venire a far parte di un Centro, diventano discepoli se il Maestro, il responsabile del Gruppo, li accetta. Dal momento che sono accettati, come siete stati accettati tutti voi, hanno il compito di imparare, imparare la Parola per entrare nella conoscenza, ché questa conoscenza li porterà poi piano piano a salire e a diventare custodi. Ma ritornando al discepolo, se lui veramente vuole, perché nessuno lo obbliga, nessuno glielo ordina, dal momento che lui cerca e lo cerca da sé, di sua propria volontà, il primo fatto da compiere è l’obbedienza.” (pag.1)

L'obbidienza non è certo quella cieca dovuta ad un superiore. Neri lo dice:”Io non sono un vostro superiore...io sono uno con voi!”. Questa obbedienza significa rispetto senza fine e fiducia illimitata nei confronti di Chi ha la responsabilità del Centro, perchè “il discepolo che ha accettato di entrare a far parte di questo Centro deve anche essere consapevole che da quel momento deve obbedire per fare la strada che deve fare.” Deve avere fede negli insegnamenti, farli propri, seguirli, applicarli ed essere di esempio.


CUSTODE, CUSTODE DEL TEMPIO: i custodi erano quelli che custodivano i grandi segreti....Custode è quello che, già evoluto, ha una conoscenza, e la sa mettere in atto. Perché il custode che ha tanta conoscenza, non sarà mai un custode anche se ha conoscenza, perché il custode, il vero custode del Tempio, di cui conosce tutti i segreti e li sa mantenere, è un po’ come i famosi custodi del Fuoco, i custodi della Luce… gli Apostoli erano i custodi della Parola di Dio! Custode significa già essere sapienti, conoscere la Parola.”

Poi Neri aggiunge: non sarà custode chi non saprà distribuire la Parola di Dio, né lo sarà se non avrà tanta pazienza e umiltà. Perché?. “Custode significa: sapienza, umiltà, il più umile di tutti, sennò non può essere; un custode arriva quasi ad essere un maestro, perché dopo, dal Custode si va al Maestro.” (pag.3)


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Nel successivo sabato 14.6.25 abbiamo ascoltato la rivelazione 17.3.93 in cui l'Entità Pensiero ha parlato di Sè e della Sorgente della vita con espressioni profondissime:

Quando si sente la Vibrazione divina, il nostro essere non lo si sente più, ma è solamente percepita tanta gioia. Allora non può più dire un essere ‘io sono solo,’ ma ‘io sono con tutto l’universo.’

Io sono Uno insieme alla Vibrazione delle mie Guide; Io sono Uno insieme alla vibrazione della Vibrazione divina; Io sono Uno qui, insieme alla vostra vibrazione, e tutti insieme formiamo un tutto che non ha fine! ... Io sono Colui che dona Luce e rinnovo l’essere umano, e lo creo e lo porto avanti a Me per farne una conoscenza viva, per farne un essere umano, per farne un essere divino affinché possa vederMi, sentirMi, toccarMi. … Noi siamo Uno, e senza di voi sarei nessuno perché voi fate parte di Me, voi fate parte della Creazione, voi fate parte della vita, voi fate parte della Luce, voi fate parte del Mio respiro

Siamo uniti in questa eterna bellezza di un mondo che non avrà mai fine, perché grazie a queste vostre piccole scintille divine che esistono in voi, voi avete trovato la chiave della Verità, che Io sento, è parte di Me! È parte viva, è parte di quell’essenza pura da cui, dall’inizio di tutta la Vibrazione, dal nulla siete scaturiti per far felice il Mio cuore!!” (Entità Pensiero pagg.1965-68)


Maria ricorda di rileggere la rivelazione 12.11.82 in cui Marco parla del Pensiero:

Vi parlerò di quello che è il Pensiero, il Pensiero che non ha forma, non ha sostanza, è leggero, attraversa come un filo tutto il cosmo e l’universo... questo Pensiero così pieno del proprio sé, pieno di infinito amore, che attraversa ogni mente ed ogni cuore, non si vede, come non si vede la potenza divina, ma la si conosce nei fatti che accadono, attimo per attimo, sulla terra. Se qualcuno ride o piange di gioia, il Pensiero è arrivato: sottile, silenzioso, armonioso, ha avvolto quell’essere umano e lo ha reso immensamente felice; partito da chi? Ma da ognuno di voi che sa amare, da ognuno di voi che sa perdonare, da ognuno di voi che sa donare, da ognuno di voi che sa vivere nel pieno amore, se pure per tanti incomprensibile....” (Marco 12.11.82)



Poi, sempre nella rivelazione 17.3.93, Luigi ha risposto su argomenti estremamente interessanti: la serenità, l'essere custodi, i talenti.

Fa parte solo del tuo umore, di come ti alzi la mattina. Se il tuo umore è diverso, diversa sarà la giornata. Devi cercare di essere più contenta; invece molte volte non sei contenta, ed i giorni di questi, per te sono diversi. L’equilibrio interiore lo devi trovare da te, cercare tante volte di contentarti di quel poco che hai, perché tanti e tanti non hanno neanche quel poco. Perciò, metti un punto fermo nella tua vita, ed ogni mattina, appena ti svegli, devi dire: “Io sono felice perché a me non manca niente!” Se poi il tuo umore non trova equilibrio nei tuoi pensieri, nel tuo modo di esprimerti, la giornata sarà diversa e più combattuta. Perciò, sii sempre serena, perché quando non sei serena è perché non ti contenti di quello che hai, e tu hai avuto tanto, tanto!”


Voi siete i custodi della Parola che avete ricevuto; voi siete i custodi delle opere buone che avete fatto; voi siete i custodi delle parole buone che avete dato; voi siete i custodi di questo Centro... Ognuno di voi sia custode dell’altro, poiché la Parola che avete ricevuto non è altro che Vibrazione, e la Vibrazione non va dispersa, ma custodita! Perciò voi siete i custodi di tutte le buone azioni che fate, perché un domani a tutto sia resa giustizia. Voi siete i custodi dei vostri pensieri, affinché questi non siano dispersi nei vicoli o nelle botteghe di malaffare; voi siete i custodi di questa Vibrazione che vi è stata rivelata: non la potete dimenticare, perché chi non è custode di questo grande tesoro che vi è stato dato, egli non sarà più custode ma schiavo di se stesso, perché avrà disperso l’energia donata ed egli si perderà nell’inutile cammino della vostra vita. Essere custodi significa essere sacerdoti. Il sacerdote spirituale non può dimenticare i doni che gli sono stati dati, perché domani sarà chiesto a lui dove avrà messo i talenti, che sono i talenti della creazione.”


I talenti vengono dati a tutti nella stessa maniera. C’è chi sa farli fruttare, chi li nasconde e chi li gioca e li perde… perché poi potrebbero dire ‘lui ne ha più di me perché ne ha avuti più di me!’ Ma se quando iniziate a tutti vengono dati gli stessi talenti, non c’è parzialità, ci sono solo volontà e fede. La parola che tu hai avuto, sono i talenti della vita. Il tuo cuore, se è buono, fa parte dei talenti della vita. Se la tua mente è sviluppata ed è alla ricerca del bene, nella tua mente ci sono i talenti della vita. I talenti non sono altro che la Vibrazione che Dio vi ha dato. C’è chi li perde perché non li ascolta; c’e chi li abbandona perché non li comprende; c’è chi li perde perché non sa comprendere e capire che cosa sono i talenti. I talenti non sono altro che i doni di Dio!

Quando un essere umano decide di scendere sulla terra, decide di affrontare un compito... gli vengono dati i talenti in base al compito che lui vuole eseguire. Se uno sceglie di fare lo straccione per fare evoluzione, gli vengono dati quei talenti necessari affinché non possa comprendere di più. Perché? Se uno decide di essere straccione sulla terra e gli viene data tanta intelligenza, quello poi lo straccione non lo vuole più fare! E se lui rifiuta di fare lo straccione, come fa a fare evoluzione, dal momento che prima di scendere sulla terra lui lo ha scelto? Ma se un altro decide di nascere dottore, nel senso di nascere medico, gli vengono dati dei talenti adeguati al compito che lui vuole scegliere o a come vuole comportarsi sulla terra. Ma i talenti sono tutti uguali, in proporzione al compito che è stato scelto di eseguire. E se il povero decide di fare il bene e si comporta bene, avrà quei talenti necessari affinché ne possa fare di più. Altri talenti gli vengono aggiunti: i talenti della costanza, i talenti della sofferenza, i talenti di una nuova intelligenza, i talenti di un amore più profondo... affinché possa adoperarli bene e distribuirli bene.” (Luigi pagg. 1969-70)


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Sabato 14.6.25 si è completato l'ascolto della rivelazione 17.3.93 in cui Luigi ha approfondito i concetti di intelligenza e di umiltà, tra loro intimamente connessi, riprendendo l'esempio dello straccione:

Lo straccione può fare più evoluzione del medico se si comporta bene. Se il medico ha avuto dei talenti più luminosi, ne dovrà rendere di più, perché più che ha, più deve rendere; ma deve avere quei talenti necessari per compiere la sua missione sulla terra... i talenti sono tutti uguali perché tutti efficaci!...Per fare il cenciaiolo bisogna comprendere meno, ma ciò che non ha in comprensione, lo ha maggiorato in umiltà, in talenti dell’umiltà. Perciò i talenti sono sempre uguali!.. Più umile uno è sulla terra e più evoluzione fa! e per essere umili, tante volte non bisogna comprendere troppo, perché più uno comprende e tante volte, meno umile è!” (pag.1971)

L’umiltà è maggiore all’intelligenza se l’intelligenza è espressa male! L’intelligenza ti fa capire le cose, ma l’umiltà le conquista tutte... per chi ce l’ha! Ma è l’umiltà... il povero che comprende pochino è umile! perché nella sua piccola umiltà acquista saggezza, acquista intelligenza!.....ci sono tante persone intelligentissime, ma hanno l’umiltà grande; perciò comprendono le cose ma non le fanno pesare ad altri. Questi sono i migliori, i più evoluti! “ (pag.1972)

La persona che sa di essere intelligente non è umile, perché si accorge di essere a dei gradi superiori: ha l’umiltà uguale a ignoranza....l’essere umile accetta, l’essere tanto intelligente non accetta più! Ecco perché chi deve nascere umile di solito non è intelligente per non essere in contrasto con la sua scelta, il suo modo di vita....Poi l’umiltà è uguale a onestà. La persona non può essere umile se non è anche onesta.... essere umili è conoscere la verità. Perciò chi arriva a conoscere se stesso, chi arriva a conoscere la propria umiltà, è perché è intelligente, ma è un’intelligenza costruita nell’evoluzione, perché l’uomo, più che è evoluto e più che è umile! e più è santo!” (pag. 1973)


Poi la riunione è proseguita con l'ascolto dell'approfondimento 24.3.93 di Neri sulla rivelazione 17.3.93 (n.146.7, fascicolo n.10).

Nessuno è mai solo perché siamo collegati con tutto l’universo, noi siamo Energia Divina, anche se l’essere umano distratto non se ne accorge. Se invece la percepiamo e ce ne rendiamo conto proveremo una grande beatitudine interiore, perchè sentiamo di essere partecipi con il Tutto, anzi di essere il Tutto. E avvertiamo che la Parola di Dio è il nutrimento del nostro spirito, del nostro corpo e della nostra mente.

Io stesso appartengo a me stesso, perché nel me stesso io trovo tutto l’universo, e questa espressione di gaudio generale che ho dentro di me, è la stessa espressione che ognuno della terra sa portare con tenerezza infinita. E allora possiamo solo dire: Io sono, perche io so di essere. Io sono, perché io sento. Io sono, perché so distribuire nell’intimo mio la perfetta sincronizzazione di un’armonia generale che penetra in me e al di fuori di me, e in tutte le creature che girano intorno a me... qualche volta perfetti, perché la parte dentro di voi che si esalta, trova quella goccia di sensibilità, quella goccia di affetto, quella goccia di misteriosa beatitudine che ognuno ha.” (pagg.2-3)


Sabato 28.6.25 si è riascoltata la rivelazione 9.5.90: il Maestro ci porta il dono dell'Amore, ci porta l’energia dell’Amore vivo perchè è con questo Amore che si purificano le nostre anime. Se riusciremo a purificarci nel voler fare del bene, faremo parte della creazione. “Laviamo ciò che è vicino...Il Maestro ci esorta a lavare il nostro pensiero, cioè a purificarlo nei confronti degli altri, in modo da mandare il nostro pensiero puro, positivo.

In questa benedetta ora, vi portiamo il dono dell’amore, col sacro desiderio che ognuno di voi, come dice il Maestro Luigi ed Io insieme a voi, ‘laviamo ciò che è vicino, laviamo ciò che è lontano;’ ma soprattutto, con questo dono d’Amore che Io vi porto insieme alle altre Entità ed ai vostri cari, sia fatto pulito interiormente in ognuno di noi, affinché l’energia che Io vi ho portato entri purificata nei vostri cuori, pulita da ogni pensiero negativo, pulita da ogni pensiero che può affliggervi il cuore... Perciò laviamo ciò che è vicino… prima di tutto noi stessi; laviamo ciò che è lontano dai nostri nemici, laviamo ciò che ci è vicino dai nostri fratelli.” (pag.1447)

Il Maestro ci invita a meditare, pensando ad una vita che sia finalmente lontana dalla materia e dall'ego, che sia completamente nuova, che sia spirituale, in modo che si possa “veramente dire: Facciamo quest’Anima di gruppo. Cos’è l’Anima di gruppo? L’Anima di gruppo non è altro che tante anime purificate, lavate, benedette da Dio, accanto ad altre anime simili a Lui.”

Da qui l'esortazione a guardare in Alto: “Guardate in Alto e sempre più in Alto, poiché quello è il posto che vi aspetta! Non vi guardate intorno per captare o giudicare o fare tanti bei discorsi su chi ha potuto sbagliare. Siate invece puri di cuore, perché Io sarò con voi; amatevi e sorridete alla vita, poiché la vita vi appartiene e appartiene a noi. La Mia Vita vi appartiene, perché Essa fa parte di voi.” (pag.1448)

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Infine, domenica 29.6.25 -per la Festa annuale di Neri- il nostro Luca con tre suoi colleghi musicisti ci ha regalato un breve concerto di musica classica (Monteverdi, alcuni autori rinascimentali, e una versione struggente del motivo conduttore de “La strada” di Fellini, film che -ci dice Luca- ricorda il nostro “Sentiero”), un concerto che ha affascinato tutti i presenti. Una vera gioia per l'anima, impreziosito dalla bravura degli esecutori e dai virtuosismi di Luca.

Poi abbiamo iniziato l'approfondimento 24.3.93 su riv. 17.3.93 (n.146.7 fasc. n.10): Neri ha ribadito un concetto che già conosciamo bene, quello della consapevolezza che nessuno di noi è mai solo, perchè siamo connessi a tutto l'universo. L' Universo è vibrazione. l'Universo è energia. L'Universo è gioia.

Noi sappiamo benissimo che ognuno di noi, buono o cattivo che sia, sarà sempre allacciato a tutto l’intero universo. Perché? Perché l’intimo del nostro essere fa parte di questo (l’universo); perciò noi non possiamo e non potremo mai dimenticarlo. Se la nostra ragione di vita è questa, tutta la nostra espressione, tutto il nostro amore, tutta la nostra energia, si combacia e si unisce, si fortifica e diventa una cosa sola; ma non solamente con l’universo, saremo uniti con tutte le creature che abitano e girano intorno a noi. Perché? Perché la nostra è energia divina, il nostro spirito che parla, è energia divina; perciò ogni volta che è vicino a un’altra energia divina, scaturisce da noi questa energia che allaccia l’essere che ci è più vicino e si forma questa fusione tramite Scintille o Vibrazioni divine.” (pag.1).

“Ecco quest’armonia profonda... io sono in perfetta armonia con Chi mi guida, perché io sono la Sua stessa sillaba, io sono la Sua stessa meravigliosa espressione, ché Lui mi nutre con la Sua Parola, e nella Sua Parola io trovo il nutrimento della mia stessa vita, e della Sua Parola io sento quella perfetta situazione misteriosa che mi esalta e mi avvicina a Lui, poiché in me ogni Sua Parola: è il nutrimento per il mio spirito; è il nutrimento del mio corpo; è il nutrimento della mia sensibilità; è il nutrimento della mia mente che mi fa pensare, parlare e udire.” (pag.3)

Con queste estatiche parole Maria ha chiuso la Festa di Neri e anche il Centro per la pausa estiva, augurando a tutti una buona estate di rilassamento e di meditazioni: che tutti noi si sia capaci di sapere donare, di sapere esprimere quel “gaudio generoso, armonioso” che, come dice Neri “è l'espressione della nostra esistenza divina” (pag.3).

Buon cammino e, sempre, “gioia a tutti”(Neri).

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