Menu

Domanda n.115. “Tutta la creazione è la nostra anima gemella!” (dobbiamo aspettare le anime che fanno parte di noi)

venerdì, 12 agosto 2022

Domanda:
Cara Maria, nella rivelazione del 19.6.91, che abbiamo ascoltato proprio prima della chiusura estiva, il Maestro è venuto nel nostro Centro, che subito dopo ha chiamato “Tempio”, per sposarci. Ha usato proprio questa espressione: “sono venuto a sposarvi”. Cosa significa questa grande sacralità del suo gesto? E perchè poi aggiunge che è venuto ad unire le nostre dualità?

Risposta:
Nella riunione del 19.6.91 il Maestro è venuto per unire la nostra dualità, cioò per unire le anime gemelle, e per unire il cielo e la terra, il bene ed il male fra di noi, le nostre intenzioni, le nostre parole, le nostre menti, gli uni agli altri, il nostro amore, e tanto altro ancora.

Questa rivelazione è di una importanza fondamentale per capire il percorso delle anime gemelle, il perchè un'anima nel luogo del riposo decide di reicarnarsi e di tornare sulla terra come marito o moglie o figlio della sua anima gemella rimasta sulla terra, e come vada così ad aiutarla nel suo percorso, come le vada incontro nella sua nuova veste terrena e la aiuti ad andare avanti nell'evoluzione.

Ogni anima gemella non è completa, deve aspettare chi la completi, solo allora le due anime si fondono. Anche Neri si reincarnerà finchè non saranno arrivate a fondersi con lui le sue anime gemelle.

Come ho spiegato nella Domanda n.63, le anime gemelle sono anime unite fin dall'inizio da un forte legame spirituale, che è quello che poi le fa incontrare nella vita terrena e le fa riconoscere, magari solo istintivamente. All'origine, quando c'è stata la grande scissione, dovuta alla superbia umana, le anime gemelle, una volta distaccate da Dio, sono esplose e si sono separate, andando ognuna per la sua strada, una strada che sarà fatta di materia e di sofferenza, per potere poi iniziare l'evoluzione. E quando, tramite il ciclo delle vite, le anime arrivano tutte e due allo stesso livello di evoluzione, “fanno in modo di incontrarsi volutamente per attrazione spirituale” (Luigi 8.3.89), si fondono e fanno vita insieme.

E' la Luce Divina che le fonde e le unisce in una nuova esistenza: come in una consacrazione. Quando si reincarneranno, scenderanno con più consapevolezza, perché sono un’anima più grande, non saranno più due anime e due corpi, ma un'anima sola in un corpo più evoluto. “Dentro di noi c'è Dio che aspetta” dice il Maestro (20.3.91), aspetta che l'anima senta la Sua vibrazione e ritrovi l'anima gemella.

La crescita evolutiva è questa: via via che l'anima cammina, viene riunita ad altre. Il ciclo delle vite è tutta una ricerca delle anime gemelle. E siamo tutti anime gemelle, perchè tutti veniamo dalla Luce e tutti torneremo ad essa: “Tutto era gemello e tutto è stato diviso” (Luigi 4.3.87). Ognuno di voi si è già rincontrato, reimmedesimato con altre anime gemelle. E dunque, non è che le anime gemelle siano solo due, sono tre, quattro e anche molte di più. E “oggi, che è passato tanto del vostro tempo, vi rincontrate ancora, vi trovate così, felicemente accanto alle vostre anime, o spose, o fratelli e vi domandate il perché di tanta simpatia.” (Il Maestro 20.5.89)

Cosa fa dunque l'anima quando è trapassata? Pur avendo raggiunto un certo grado evolutivo, non può andare in piani superiori anche se essa ne avrebbe il diritto. Cosa la trattiene allora in piani sottostanti? La trattiene l’arrivo delle anime gemelle che sono rimaste ferme e non sanno che tutto si ferma nella loro scia luminosa (il Maestro infatti ci ha rivelato che “ogni anima ha una scia luminosa tutta sua e deve percorrerla in questa grande, meravigliosa strada dell’amore insieme alle proprie anime gemelle; e se molte rimangono indietro, lei ha il dovere ed il diritto di stare ad aspettarle.” M- 5.6.91)



Ti riporto qui un approfondimento di Neri su questo tema:

“Bisogna ripartire quasi dall’inizio, quando le anime gemelle si scissero e cominciarono a camminare da sole. Evoluzione, centinaia di anni: un’anima arriva prima e l’altra rimane indietro. Cosa avviene? Avviene che quella ha il dovere di aspettarla, ma non rimane ferma lì ad aspettarla, no! La sua mente, il suo spirito, il suo corpo si dividono e va a rincontrarla, perché ha tutto il dovere di portarla con sé, altrimenti ha un punto di arrivo dove lì non può continuare la corsa se tutto il gruppo non ha finito di arrivare. C’è il riposo e poi ricominceranno a camminare; l’anima gemella attende con fiducia tutte quelle altre che sono rimaste indietro.

Pensate allora alla grande bellezza dell’anima che è arrivata ed aspetta, aspetta quella parte che le appartiene, quella parte che è sua, quella parte che desidera questa sua completezza del tutto: l’aspetta nella Soglia. Non può varcarla se non è completa.

Ecco perché se un’anima, uno spirito si trova solo davanti alla Soglia, già pronto per poterla passare, non può farlo: deve aspettare quella parte di sé, l’anima gemella. Ecco perché voi avete tutto il diritto di essere avanti, ma dovete aspettare quelle anime che ne hanno bisogno e fanno parte di voi, perché se una parte di noi è già arrivata ed ha tutta la sua conoscenza, l’altra parte che è rimasta indietro, non ha conoscenza ed aspetta un qualcuno, il sostegno del Maestro. Aspetta il sostegno per poter camminare, affinché questa possa giungere a noi.

Pensate quanto è grande questo Amore! Riunire tutto, che poi in sostanza è solo riunire il tutto. Perché? Come sono composte le anime gemelle? Se io prendo questa parte che è tutta luce, e noi dobbiamo essere luce, di questa parte gemella un pezzetto si è staccato da qui ed ha fatto la sua scissione, un’altra più su, un’altra più giù ed un’altra nel mezzo, che si partono a blocchi, ma si devono riunire per essere una cosa sola; però, tutti, in sostanza siamo anime gemelle, perché siamo della stessa Luce e della stessa sostanza!

Tutta la creazione è la nostra anima gemella!

Il nostro essere fa parte della nostra anima gemella, perché tu sei la mia anima gemella, e anche tu sei la mia anima gemella, ognuno di noi è anima gemella e dobbiamo incontrarsi ed amarsi sempre di più, sempre di più! Faremo una mentalità più grande, una mentalità più nuova, tutto si rinnoverà nel suo infinito essere.

Allora ognuno di noi non sarà più una cosa sola, ma diventerà nel suo astratto di un’anima astratta che appartiene all’infinito, diventerà solo un’anima sola, se nell’astratto incontrerà quella Luce e quella sostanza che non è singola e non è solida. Perciò tutto ciò che noi incontriamo, ci trapassiamo e i nostri spiriti, le nostre anime, le nostre Guide che ci trapassano e ci illuminano si trovano nell’astratto perché hanno perso tutta la loro solidità per essere una sostanza sola! E se noi vogliamo essere uniti dobbiamo incontrarla per forza nell’astratto, per perdere tutta la consistenza del nostro essere e della nostra volontà.”

(Neri approf. 12.6.91 su 5.6.91)


E dalla rivelazione del 19.6.91 che tu hai citato, ti riporto questi brani:

“Io sono venuto in quest’ora per dirvi una cosa molto, ma molto più importante. Fratelli Miei, anime Mie, stasera, in questa vostra ora, in questo vostro momento terreno, Io scendo in mezzo a voi e vengo per sposarvi. Voi dite: “Per sposarci?” Sì, vengo ad unire la dualità. La dualità Io sono venuto per unirla, ma non solo la dualità; unirò tutti coloro che si amano e li foggerò insieme, li unirò insieme, dando loro luce ed amore.

Ma fatto ancora più importante, Io vengo ad unire in matrimonio – in questa grande unione spirituale – le anime gemelle. Io le unirò fra di loro, le unirò affinché siano unite e dopo non possano più dire : “Io ho la mia anima, tu hai la tua anima.” Questo dire “il mio ed il tuo”, Mi dà dolore e tristezza. Allora Io vengo e vi unisco in modo da non sentire più ripetere quest’espressione confusionale del “mio e del tuo”. Le anime gemelle saranno unite per essere un’anima sola. Ma oltre questo, ancora, e poi altro ancora…

Le anime di questo gruppo, di questo Cenacolo, che sanno amarsi, che si vogliono bene, in special modo i più buoni, Io li unirò fra di loro e li farò un’anima sola, uno spirito solo. Ma unirò ancora il cielo e la terra. Li unirò affinché in mezzo a voi non ci sia confusione di dualità fra cielo e terra, poiché l’eterna giovinezza vive e non si divide mai. Così non si può dividere il cielo dalla terra perché è un unico presente universo: non si può dividere!

Come Io cercherò di unire ancora di più fra di voi, il bene ed il male, affinché il bene possa vincere il male ed ognuno di voi sia protetto. Unirò ancora le vostre intenzioni e ne farò una sola. Unirò le vostre frasi, le vostre parole, i vostri discorsi. Unirò le vostre menti affinché ci sia una mente sola e nessuno possa dire “io la penso così e tu la pensi in un’altra maniera”!

Verrò ad unire gli uni agli altri affinché nessuno possa dire chi sono gli uni o chi sono gli altri, perché le Mie pecorelle, vicine o lontane, le amo tutte! Amo i bianchi, amo i neri, amo i gialli, amo i rossi facendone una razza sola, poiché il loro spirito, sia bianco o giallo, è eternamente trasparente e bianco.
Ecco, Io vi unisco gli uni agli altri, e se fra voi c’è qualcuno che rimarrà separato, è perché non sentirà la forza della Mia Parola, non sentirà la forza della Mia unione, poiché Io accenderò le vostre anime e le unirò insieme; accenderò il fuoco eterno del vostro spirito e lo unirò insieme; accenderò le vostre volontà e le unirò insieme; accenderò tutto quello che è in voi, le vostre paure, le vostre attese. Il vostro amore lo unirò insieme, ma salde più che mai e fuse insieme, saranno le anime gemelle, queste anime che non si dovranno più sciogliere. E in verità, in verità Io vi dico, mai nessun Cenacolo ha finito tanto così in bellezza da essere unito insieme; ma più che mai uniti saranno gli uomini di buona volontà.

E allora da oggi, fratelli, figli Miei, unitevi più che mai in un atto d’amore! Che non deve essere un atto di disperazione, ma deve essere un atto di benedizione.
Fate propositi di rinuncia, fate propositi di purezza. Se poi non riuscirete, nessuno vi condannerà, ma almeno tentate con la buona intenzione, poiché da oggi i migliori di voi Io li sposerò con l’eterna giovinezza della creazione, Io li sposerò insieme con tutta l’energia del creato che Dio ha costruito.

È la conoscenza che noi portiamo nel vostro spirito e nella vostra anima. Questa è la manna, perché questo è il cibo che nutre, questo è il cibo che non si consuma, questo è il cibo che vi dà calore, salute, amore, giovinezza, e soprattutto vi dà la gioia dell’eternità. Questo è il cibo vero! Non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni Parola che esce dalla bocca di Dio!”

(Il Maestro 19.6.91)


E' talmente potente questa consacrazione realizzata dal Maestro nel nostro Cenacolo/Tempio, che Luigi, venuto subito dopo il Maestro in quella riunione, non potrà che esclamare:
“Così sia! Non voglio disturbare le vostre menti e le vostre parole. Mi allontanerò in silenzio. Restate in meditazione per ringraziare Colui che vi ha donato tanto.”

(Luigi 19.6.91)



Aggiunge infine Neri:

“Vorrei puntualizzare una cosa: questo, da oggi, non è più un Centro, ma è veramente un Tempio, il Cenacolo di Dio. Lui dice ‘che è il Mio Cenacolo’, lo dice chiaro, perciò nell’attimo in cui lo dice tutto questo diventa Suo, in tutta la Sua Vibrazione, poiché ha portato dentro questo Cenacolo tutto quello che è il Suo amore, la Sua Vibrazione, è venuto per unire tutte quelle anime che ancora non si comprendono. ‘Io vengo ad unire la dualità, vengo ad unire il bene e il male, il buono ed il cattivo e il meno buono.’ Perciò unisce tutti, tutte quelle anime che appartengono a questo Cenacolo: senza distinzione le abbraccia, le fa Sue.

Ma c’è una cosa ancora più importante, viene ad unire le anime gemelle. Fra di noi si sa che queste ci sono, esistono, qui ci sono delle anime gemelle, ce ne sono delle mie e ce ne sono delle vostre. Cosa significa unire? E' venuto a sposarle, ha sposato le anime gemelle! Per sposarle significa che le unisce, da due, tre, ne fa una sola.

Ecco la grande meravigliosità della cosa!

‘Io unirò il cielo e la terra,’ affinché ogni confine non sia più di barriera al nostro sguardo, al nostro sentire. Egli unendo il cielo e la terra toglie le barriere delle dimensioni dell’aldiquà e dell’aldilà... non esiste, sta ora nel nostro sguardo, sta nel nostro sentire, sta nel nostro vedere, di sapere che questa barriera non esiste e il nostro io interiore finalmente può vedere.

Il Maestro continuamente ci ripete di essere uniti. Una forza che veramente sprigiona da Lui, vuole chiudere veramente in bellezza, vuole chiudere veramente in un atto di amore tanto grande da dire: ‘Ecco, cessa questo momento.’ Ma Io vi lascio andare, ma prima di lasciarvi andare Io vi voglio unire, affinché: tu andrai in capo al mondo, tu in Cina, quell’altro in Corsica o l’altro ancora vada dove vuole, ma sarete uniti da questo vincolo di amore che Io oggi ho sigillato su di voi! Non ha sigillato gli uni agli altri noi solamente, è Lui che Si è sigillato sopra di noi.

Ciò significa che il patto è compiuto, non ci lascia più. Perciò io ripeto ancora una volta, io ripeto ancora una volta, questo non è un Centro, questo è un Tempio! Rispettatelo e amatelo, perché questo è il Tempio di Dio! Lui l’ha detto!”

(Neri, approf. 26.6.91 su 19.6.91)
Campana
Per migliorare l'esperienza di navigazione questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, clicca su "acconsento" per abilitarne l'uso.
Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie consulta la nostra informativa completa. Acconsento